“Il bilancio che abbiamo approvato prevede investimenti per oltre 1 miliardo e 400 milioni di euro e contribuisce alla ripresa economica e alla crescita dell’Emilia-Romagna, ponendo contemporaneamente attenzione alle persone più fragili, in linea con le scelte fatte nell’intera legislatura. Riteniamo quindi l’investimento sul sociale come centrale per assicurare un livello costante ai servizi destinati ai cittadini, dando continuità quindi alle azioni compiute in questi anni innanzitutto nella lotta alla povertà”. Queste le parole del presidente del Gruppo Pd in Regione Emilia-Romagna, Stefano Caliandro, che aggiunge “con il bilancio approvato diamo gambe alla misura regionale di sostegno al reddito e di contrasto della povertà per le famiglie in situazione di grave difficoltà economica, ovvero alla legge regionale sul Reddito di Solidarietà approvata proprio un anno fa, con un ingente stanziamento. La Regione destina alle politiche di welfare risorse proprie per 68,6 milioni di euro; di queste, 33 milioni andranno quest’anno al Reddito di Solidarietà, per il quale sono previsti ulteriori 35 milioni per il 2019 e, attraverso la previsione di una quarta annualità, di  ulteriori 35 milioni per il 2020, confermando la natura strutturale della scelta. In quattro anni, stiamo garantendo un impegno di circa 130 milioni per il sostegno al reddito e l’inserimento attivo nel lavoro di migliaia di famiglie in condizione di povertà assoluta e nel corso del prossimo anno si realizzerà l’integrazione con la misura nazionale del Reddito di Inclusione (REI), già dal 1° gennaio”.

“Nel complesso- conclude Caliandro – il Bilancio intensifica dunque le politiche di sostegno allo sviluppo, l’investimento sul sociale e sulla sostenibilità del territorio. La manovra per il prossimo anno, che ammonta a quasi 12 miliardi di euro, di cui 8,3 stanziati dal Fondo sanitario nazionale per la sanità regionale, ha dunque un forte impatto espansivo, punta a rafforzare le politiche per la crescita (+1,7% la stima del Pil regionale nel 2017, la più alta in Italia assieme alla Lombardia) e per nuovi posti di lavoro (6,4% la disoccupazione a giugno 2017, dal 9% di inizio legislatura a inizio 2015, con le proiezioni che parlano del 6% a fine anno)”.