Di cosa ho parlato all’iniziativa su Lavoro e Legalità nella serata di mercoledì 7 settembre alla Festa de L’Unità di Bologna

img-20160907-wa0030La Regione Emilia Romagna ha da sempre manifestato il proprio impegno per la legalità e la prevenzione del crimine organizzato e mafioso, che nel mondo del lavoro trova purtroppo una delle principali fonti.

In particolare, negli ultimi anni sono state adottate tre leggi fondamentali sul punto.

La legge Regionale 26 novembre 2010, n. 11, ha dettato disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata, avendo come obiettivi da un lato quello di promuovere comportamenti fondati sulla legalità e sull’etica, al fine di contrastare fenomeni di infiltrazione mafiosa, usura e lavoro nero, e dall’altro quello supportare il settore edile attraverso una maggiore trasparenza e semplificazione dell’attività amministrativa, delle procedure e degli adempimenti richiesti agli operatori.

La legge Regionale 9 maggio 2011, n. 3, ha dettato misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, e della promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Tali obiettivi vogliono essere raggiunti tramite misure di monitoraggio e prevenzione dei fenomeni, grazie ad una rete di accordi e convenzioni con Enti locali, rappresentanze della società civile e del mondo della scuola e dell’università.

La legge Regionale 12 maggio 2014, n. 3, ha dettato disposizioni per la promozione della legalità e della responsabilità sociale nei settori dell’autotrasporto, del facchinaggio e della movimentazione merci. La legge si propone di elaborare strumenti che servano a contrastare la criminalità organizzata e a fermare le attività illecite in questi settori, caratterizzati dalla eccessiva frammentarietà dell’offerta e dalla scarsità dei controlli, e dunque terreno fertile per l’illegalità.

Al fine di favorire l’attuazione coordinata di queste leggi, l’attuale legislatura ha proceduto alla costituzione di una Cabina di regia interdirezionale, presieduta dall’Assessore alla legalità, che possa avere come fine ultimo quello di garantire maggiore efficacia alle politiche regionali, operando tra diverse norme di settore un raccordo puntuale e un coordinamento delle attività.

Proprio a tal fine, è stato predisposto dalla Giunta regionale e pronto per la discussione in Assemblea legislativa un nuovo Testo unico sulla legalità, che intende rielaborare e coordinare le tre leggi regionali sopra indicate, al fine di dare maggiore organicità e efficacia agli strumenti fin qui introdotti e disciplinati nei precedenti testi.

Elementi qualificanti del testo predisposto dalla Giunta sono la promozione di convenzioni con gli ordini professionali, le organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori affinché si impegnino ad adottare interventi orientati ad ostacolare la nascita, la diffusione e lo sviluppo della criminalità mafiosa ed economica e dei fenomeni corruttivi; l’introduzione di principi etici nei comportamenti aziendali attraverso il rating di legalità delle imprese e la carta dei principi della responsabilità sociale delle imprese, le quali devono adottare comportamenti virtuosi e rispettosi e al contempo utili a contrastare più efficacemente fenomeni di illegalità e di infiltrazione e radicamento della criminalità organizzata e mafiosa;  il sostegno alle amministrazioni locali che abbiano avuto in assegnazione beni immobili confiscati alla mafia e al crimine organizzato, per il recupero e riutilizzo dei beni stessi; la promozione di azioni per il mantenimento dell’occupazione in caso di sequestro di attività produttive; disposizioni specifiche in tema di appalti che prevedono azioni di supporto tecnico e semplificazione per le stazioni appaltanti; l’individuazione di nuove e specifiche funzioni per l’Osservatorio regionale dei contratti di lavori, servizi e forniture; l’ampliamento del ricorso alle centrali di committenza; la conferma della Consulta regionale del settore edile e delle costruzioni, con compiti di consultazione, proposta, verifica e valutazione per contribuire alla legalità e alla trasparenza nelle varie fasi di realizzazione dei lavori edili; l’elenco di merito nel settore edile e delle costruzioni; disposizioni specifiche per i settori dell’autotrasporto, movimentazioni merci e facchinaggio.