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Nel corso della serata di martedì 6 settembre 2016 si sarebbe dovuta tenere al Parco Nord, all’interno della Festa de L’Unità di Bologna questa iniziativa sull’alternanza scuola-lavoro e sul rapporto tra mondo della formazione e impresa. L’incontro purtroppo non si è svolto causa maltempo, mi faceva però piacere fare il punto insieme a voi sullo stato delle politiche a livello regionale e nazionale, su questo che è un tema fondamentale su cui investire per creare nuovo sviluppo e nuova occupazione. In particolare per facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

Lo stretto collegamento tra istruzione e lavoro è sempre più al centro delle strategie dell’Unione europea.

In Italia il d.lgs. 15 aprile 2005, n.77 ha introdotto la possibilità per gli studenti di realizzare i corsi del secondo ciclo di studi superiori in alternanza scuola – lavoro, per assicurare ai giovani, oltre alla conoscenza di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro.

La legge c.d. sulla “Buona scuola”, 13 luglio 2015, n. 107, ha reso obbligatori i percorsi di alternanza scuola – lavoro di cui al precedente decreto legislativo, estendendoli anche ai licei e fissandone una durata minima.

Sulla base delle indicazioni date dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, si progettano tali percorsi, definendo i fabbisogni formativi e individuando le realtà (imprese, enti, istituzioni) con le quali avviare le collaborazioni e stipulare convenzioni ad hoc.

La Regione Emilia Romagna si è da subito dimostrata particolarmente attiva in questi ambiti.

In specifico si è qui avviato il progetto DESI (Dual education System Italy), nel settore della meccanica, in collaborazione con la Fondazione dipendenti Volkswagen, l’Ufficio Scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, Lamborghini e Ducati: tramite questo progetto giovani selezionati in base al merito e alle condizioni legate al reddito hanno avuto la possibilità di fare un’importante esperienza scolastica e formativa, attraverso un programma ispirato al sistema duale. A tale progetto è seguito il Desi II, siglato tra Regione Emilia-Romagna, Ufficio scolastico regionale, Automobili Lamborghini e Ducati Motor Holding.

La Regione Emilia Romagna è altresì particolarmente attiva sul tema della formazione professionale.

Il Sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) è stato istituito con la legge regionale 30 giugno 2011, n. 5, per dare ai giovani in uscita dalla scuola secondaria di primo grado la possibilità di scegliere un percorso formativo che permetta di acquisire una qualifica ed entrare nel mondo del lavoro.

Si hanno percorsi di durata triennale che si concludono con il conseguimento di una qualifica professionale e percorsi di durata almeno quadriennale che si concludono con il conseguimento di un diploma professionale. In aggiunta a tali corsi, è possibile che i corsi triennali siano completati con un quarto anno per l’acquisizione di un ulteriore qualifica.

Con l’anno scolastico 2016/2017 la Regione Emilia Romagna darà il via alla sperimentazione proprio di questi percorsi di quarto anno per il conseguimento di un diploma professionale, in continuità con percorsi triennali a qualifica già attivi sul territorio.

L’intervento si inserisce nella sperimentazione per lo sviluppo del sistema duale nell’Istruzione e Formazione Professionale, prevista dal protocollo d’intesa siglato dalla Regione Emilia Romagna con il Ministero del Lavoro, in attuazione dell’accordo Stato-Regioni del settembre 2015.