Quest’anno la Giornata internazionale delle persone con disabilità dura una intera settimana. E’ iniziata il 30 novembre e domani si concluderà. Oggi, 3 dicembre 2020, si celebrerà in tutto il mondo l’ impegno per la valorizzazione delle persone con ‘’diverse abilità’’.
Lo scopo delle mille iniziative che si stanno svolgendo è chiaro. Non si tratta di richiedere qualche aiuto per persone considerate incapaci, ma di promuovere un’ ampia sensibilizzazione sui temi delle persone disabili, di battersi per una loro inclusione in ogni ambito della vita.
In primo luogo va chiarito che il ‘’mondo della disabilità’’ è una sterminata galassia. Ogni persona ha la sua storia e l’obiettivo deve essere quello di favorirne lo svolgimento, di non considerare ostacoli insormontabili la diversità e l’impedimento.
Assicurare una società aperta alla fruizione del disabile, allargando ogni volta il confine del loro protagonismo, vuol dire migliorare la via quotidiana di tutti.
La Regione Emilia – Romagna, a fine settembre, ha sottoscritto un Protocollo con i Comitati regionali emiliano-romagnoli della Fand (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) e della Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap), che prevede interventi mirati, dalla mobilità alla scuola, dal tempo libero al lavoro, finalizzati a favorire i percorsi di sostegno all’autonomia e alla qualità della vita delle persone con disabilità.
L’Agenda 2030, il programma di obiettivi dell’ONU, afferma il principio di ‘’non lasciare nessuno indietro’’ riservando particolare attenzione alle persone con disabilità, rimuovendo gli ostacoli architettonici, culturali, sociali, lavorativi, e promuovere una reale fruizione dei servizi da parte di tutte le persone.

Nella scuola, ad esempio, vuol dire non fermarsi al sostegno dell’alunno che ha bisogno ma organizzare una didattica personalizzata, attenta ai talenti ed alle difficoltà di tutti.
Così nel lavoro, che oggi è il vero grande banco di prova dell’inclusione.
La Regione Emilia-Romagna nette in campo una vasta offerta di formazione per sostenere le persone disabili sia nell’inserimento lavorativo che nella permanenza sul mercato del lavoro.

Importante il recente investimento rivolto ad assicurare la mobilità casa-lavoro, per le persone affette da disabilità che abbiano la necessità di avere servizi di trasporto personalizzato da e verso la sede lavorativa.
Si conferma per il quarto anno, un contributo, che viene portato a quasi 1 milione di euro, a sostegno della mobilità per persone che abbiano reali difficoltà negli spostamenti, per rimuovere o almeno ridurre gli ostacoli e le difficoltà per raggiungere il luogo di impiego e per tornare a casa. Per rendere effettivo il diritto al lavoro.

Siamo nella pandemia, tutti, anche i disabili.
Il tema che l’ONU ha proposto per quest’anno è: “Ricostruire meglio: verso un mondo post COVID-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”.
Il morbo ha colpito più duramente le persone più deboli.
A metà ottobre la Regione ha avviato una campagna di tracciamento, mediante test sierologici, dedicata agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e ai loro familiari. Ora in Assemblea legislativa è stata presentata una importante risoluzione, che ho sottoscritto, che vuole includere, nel percorso previsto da questa campagna, anche i disabili non studenti e i loro familiari, al fine di proteggere quanto più possibile le persone più deboli e garantire al meglio la loro autonomia di vita e la sicurezza dei luoghi di lavoro.
Mi vengono in mente parole di Papa Francesco: “La mancanza di salute e la disabilità non sono mai una buona ragione per escludere o, peggio, per eliminare una persona”.