Ogni giorno una conferma. Parlo della sanità emiliano-romagnola. Arrivano in successione le ricerche dei principali istituti di ricerca indipendenti. Per tutti la nostra Regione è terra di primati, per qualità dell’assistenza e delle cure, per organizzazione e strutture. Ma un conto sono le parole, anche queste, giuste ed autorevoli, e un conto sono “i muri”, il concreto delle strutture disponibili per i cittadini. Ed allora ecco Bentivoglio: è stato inaugurato ieri il nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale. Non è cosa da poco. E’ il secondo per importanza del territorio bolognese. E’ in una piccola città della pianura dove c’è una lunga tradizione sanitaria, dal ricovero dei feriti della grande guerra al Ramazzini di Cesare Maltoni. E c’è un ottimo ospedale. Da oggi il suo Pronto Soccorso rinasce in una struttura antisismica, dotata dei più avanzati requisiti necessari per la prima valutazione e cura dei pazienti, in tutti i vari gradi dell’urgenza e dell’emergenza. E’ costato 4 milioni e 245 mila euro, i soldi li hanno messi lo Stato, la Regione e l’ASL di Bologna. Sarà particolarmente efficace nelle patologie dove la vita del paziente dipende dal tempo come nei traumi gravi, negli ictus cerebrali e negli infarti cardiaci. Chi lo presenta testimonia del comfort per i pazienti e della funzionalità per gli operatori, in un ambiente igienico, sicuro e di semplice fruibilità e manutenzione. Macchinari modernissimi e stanze gradevoli persino nel colore della tinteggiatura. Un Pronto Soccorso non è un posto come un altro nel percorso della salute, che, in un modo o nell’altro, ci riguarda tutti. E’ un luogo dove i pazienti giungono spesso nella condizione più difficile mai affrontata nella loro vita. Devono trovare il meglio. A Bentivoglio troveranno ciò che ha programmato il Piano regionale per i nuovi Pronto soccorso dell’Emilia-Romagna, la migliore accessibilità e tempi di attesa ragionevolmente più ridotti. Soldi spesi bene, una sanità buona. Siamo l’Emilia Romagna questo è…