Siamo l’Emilia-Romagna, una delle Regioni più ricche, industrializzate e con una agricoltura ed un allevamento estremamente attivi. Sono beni importanti, nascono dal lavoro di più generazioni, sono baluardi da difendere, oggi, contro il Covid 19 e le sue conseguenze, ma sono anche fonti di inquinamento che vanno continuamente monitorate e indotte a innovazione per ridurre le emissioni.
Abbiamo una vasta esperienza di governo in tema ambientale ma quello che si è fatto, in questo campo, non basta mai.
Il nuovo ‘’patto per il lavoro’’ fra la Regione e tutte le principali componenti sociali, che sarà il riferimento per ogni azione dell’Emilia-Romagna non a caso si allarga all’ambiente che è assunto come priorità delle priorità, strettamente legato ad cambiamento necessario dei consumi e delle produzioni.
Servono comunque nuove misure anti-inquinamento per migliorare la qualità dell’aria. La Regione annuncia un nuovo Piano triennale. Ne abbiamo discusso proprio oggi nella Commissione ambiente, che presiedo.
L’Emilia Romagna interviene per la sua ‘aria’, con nuove rafforzate misure anti-smog.

La Regione vuole portare avanti progetti strutturali, già presentati al Governo, attraverso i fondi europei del Next Generation Eu. Altre Regioni interverranno e nel complesso si prevede di investire 2 miliardi di euro nel Bacino padano.
L’Emilia Romagna ha un piano triennale ed ha stanziato 21 milioni di euro già quest’anno. I fondi saliranno nel 2022 e 2023.
Il piano “aria” ha tre aree di intervento principali:
• mobilità;
• riscaldamento;
• agricoltura.
Il piano straordinario triennale vedrà l’assegnazione di risorse a cittadini, Comuni e imprese.
Cito qualche esempio: 250mila euro vanno ai Comuni capoluogo che aderiranno all’adozione del biglietto unico per il trasporto pubblico locale durante le domeniche ecologiche fino ad aprile.
• Verranno finanziati interventi per realizzare percorsi casa lavoro, bike to work, bike sharing, car sharing; piste ciclabili rivolte anche alla vita ed ai trasporti quotidiani e per lavoro non solo al diporto,
• strade scolastiche;
• percorsi sicuri casa-scuola;
acquisto di bici e sostituzione dei mezzi più inquinanti degli enti pubblici.
Resta in vigore la limitazione della circolazione dei veicoli più inquinanti probabilmente per tutto quest’anno2021.
A causa dell’emergenza Covid per le limitazioni di capienza imposte al trasporto pubblico locale, viene rinviato invece il blocco dei veicoli Euro4, e sono adottate altre misure compensative.
A partire dall’ 11 gennaio sono nel blocco anche i veicoli Euro2 Benzina e Gpl e CH4 Euro1. La nuova strategia poi prevede anche un raddoppio delle domeniche ecologiche, arrivando così fino a quattro al mese, a partire dal 24 gennaio, nei Comuni aderenti al Pair2020. In queste date però scatterà anche il blocco dei veicoli diesel Euro4.
Per essere totalmente certi che le nuove norme siano rispettate verranno inoltre sono stati rafforzati i controlli

Le misure di emergenza scatteranno con il superamento dei valori giornalieri di PM10 per 3 giorni dopo il controllo che passa a tre volte la settimana.
Per quanto riguarda l’inquinamento dovuto agli impianti di riscaldamento, la Regione predisporrà un bando per incentivare la sostituzione di stufe.
Verranno potenziati i controlli anche in agricoltura, dove viene vietato, a partire dall’11 gennaio, lo spandimento dei liquami zootecnici.
Sarà anche vietato bruciare residui vegetali nel periodo compreso tra il 1 ottobre e il 30 aprile. Sono misure concrete fino al dettaglio, che qui non riporto, ma si inquadrano in una visione d’assieme molto chiara: è tempo di cambiare passo nella lotta all’inquinamento ed allo smog.

(Nell’immagine, con me, Irene Priolo, assessora della Regione Emilia-Romagna)