CRESCE L’HOUSING SOCIALE. EMILIA-ROMAGNA: ALTRI 5 MILIONI

La nostra Regione porta avanti da tempo una serie di interventi per il diritto alla casa. Ora sono pronte nuove risorse per 159 alloggi per persone e famiglie con redditi medio-bassi.
Cresce il programma regionale di housing sociale della Regione Emilia-Romagna, per l’acquisto o l’affitto agevolato per categorie di cittadini
Ne beneficerà chi era nella graduatoria del bando da 5 milioni di euro indetto dalla Regione nel 2019, ma non in posizione tale da essere finanziato.

Per allargare il numero degli interventi la Regione ha stanziato altri 5 milioni – raddoppiando quelli già finanziati nel 2019, si arriva cosi in due anni a 286 alloggi, con 10 milioni di investimento.

I fondi aiuteranno la realizzazione di alloggi per la sperimentazione di nuove soluzioni abitative a carattere sociale e di comunità, e valide per il risparmio energetico e la sicurezza antisismica, realizzati senza ulteriore consumo di suolo.
Abitazioni per giovani coppie, famiglie numerose o con un solo genitore, anziani, disabili, con un reddito limitato, che non posseggono però i requisiti per l’assegnazione di un alloggio popolare pur sebnza avere le disponibilità comprare un’abitazione nel libero mercato.
Il bando indetto dalla Regione nel luglio 2019 prevedeva un contributo alle cooperative e imprese costruttrici che si alzava di 5 mila euro per il “cohousing” , vale a dire appartamenti privati che hanno però in comune lavanderia, giardini, sale di ritrovo e per il tempo libero, anche aperte a persone esterne.
Rientrano in questo programma di housing sociale chi non supera i 41.006 euro di Isee, o mila se si tratta di due famiglie che si uniscono nell abitare, che possono così acquistare una delle case proposte nel bando con uno sconto sul prezzo dell’immobile pari al contributo ottenuto dal costruttore. Altri potranno prendere in affitto gli appartamenti disponibili con varie agevolazioni.
In questo modo oltre a sostenere il diritto alla casa si promuove un nuovo modo di abitare, si favorisce un abitare meno dissipativo delle risorse ambientali e tale da favorire legami di comunità.
Insomma, quello di cui sentiamo un grande bisogno.