Dall’invenzione al prodotto in pochissimo tempo.

Marco Ranieri, direttore della terapia intensiva del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, e Antonio Pesetti, che ricopre quel ruolo al Policlinico di Milano hanno ideato uno “strumento” di straordinaria utilità nell’emergenza causata nelle terapie intensive dall’epidemia. Si tratta del doppio circuito collegato ad un solo respiratore polmonare.
Permette di assistere un numero di pazienti in più rilevante, può fare la differenza fra la guarigione e la morte per molti.
La notizia è pochi giorni, ci sembra. Ma in Emilia-Romagna si bruciano le tappe.
Il “doppio ventilatore è in produzione da una ditta del distretto biomedicale di Mirandola, nel modenese.
Ne sono stati prodotti 5.000. Sono tutte le doppie valvole che erano richieste per soddisfare il fabbisogno nazionale.
Sergio Venturi, durante la diretta sull’andamento della malattia e le notizie che vi sono collegate, ieri pomeriggio, ha scandito con orgoglio che questa realizzazione fatta in Emilia-Romagna, “diventera’ patrimonio dei professionisti di tutto il mondo”.
Il lavoro scientifico alla base dello strumento, è stato presentato dal prof. Ranieri a una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali che si occupa di medicina respiratoria e rianimazione ed è stato accettato. Verrà pubblicato. Sarà un riferimento per gli specialisti, gli istituti ospedalieri e le imprese del settore di tutto il mondo.
Non voglio esagerare ma trovo che nell’idea e nella pronta realizzazione della doppia valvola c’è veramente molto dell’Italia, sia delle difficoltà drammatiche che ogni volta drammatiche, sia dell’ingegno e della intuizione originale con cui riusciamo tante volte a farvi fronte.
E nella capacità imprenditoriale, nella sua velocità trovo molto della nostra Emilia.Romagna che è viva, nonostante tutto. Viva.