INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Il consigliere sottoscritto

Premesso che:

in materia di assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone disabili la legge quadro 5 febbraio 1992, n. 104, afferma che: “La Repubblica: garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata e ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società; previene e rimuove le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona handicappata alla vita della collettività( … }; persegue il recupero funzionale e sociale della persona affetta da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali e assicura i servizi e le prestazioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle minorazioni ( … ); predispone interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale della persona handicappata”;

la Regione Emilia Romagna ha da sempre assicurato il massimo impegno per garantire la tutela dei diritti delle persone con disabilità e la fruizione dei servizi da parte degli stessi;

in particolare, la Regione Emilia Romagna ha a sua volta approvato diverse leggi sul tema, quali la legge regionale 21 agosto 1997, n. 29, “Norme e provvedimenti per favorire le opportunità di vita autonoma e l’integrazione sociale delle persone disabili”; la legge regionale 25 febbraio 2000, n. 17, “Promozione dell’accesso al lavoro delle persone disabili e svantaggiate”; la legge regionale 12 marzo 2003, n. 2, “”Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”; la legge regionale 30 giugno 2003, n. 12, “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro”; la legge regionale 23 dicembre 2004, n. 27, “Legge finanziaria regionale”, che all’articolo 51 istituisce il Fondo regionale per la non autosufficienza; la legge regionale 1 agosto 2005, n. 17, “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro”; la legge regionale 19 febbraio 2008, n. 4, “Disciplina degli accertamenti della disabilità -ulteriori misure di semplificazione ed altre disposizioni in materia sanitaria e sociale”;

Rilevato che:

l’impegno della Regione Emilia Romagna in questi ambiti ha concretamente portato, oltre che all’emanazione delle leggi sopra indicate, alla stipula di un protocollo di intesa con la Federazione italiana per il supera mento dell’handicap (Fish) Emilia Romagna e la Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità (Fand) Emilia Romagna, approvato con DGR 1143/2015;

il protocollo in questione prevede la costituzione di un Tavolo politico di coordinamento sugli interventi a favore delle persone con disabilità; l’attuazione di quanto previsto dalla legge regionale n. 17 del 2005 in materia di osservatorio degli interventi di integrazione al lavoro delle persone con disabilità e la previsione di un coordinamento dei flussi informativi esistenti al fine di garantire la conoscenza sulla fruizione dei diversi servizi da parte delle persone con disabilità; la costituzione di un gruppo tecnico interassessorile a supporto del tavolo politico incaricato di assicurare il coordinamento tecnico delle politiche a favore delle persone con disabilità;

Atteso che:

in particolare, per quanto concerne le persone non vedenti, l’orientamento e la mobilità sono le priorità più importanti per raggiungere l’inclusione sociale;

l’Inclusione sociale e lavorativa delle persone non vedenti dipende molto dalla realizzazione di interventi specifici e da quanto esse siano in grado di utilizzare tutti gli strumenti tecnici e di supporto disponibili per poter superare le barriere che dividono il mondo dell’accessibilità e della fruibilità da quello dell’esclusione e dell’emarginazione;

INTERROGA LA GIUNTA E L’ASSESSORE COMPETENTE PER SAPERE

  • Quale sia lo stato di attuazione del protocollo stipulato tra Regione Emilia Romagna e Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish) Emilia Romagna e Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità (Fand) Emilia Romagna, approvato con DGR 1143/2015;
  • in particolare, se possa essere ritenuto opportuno, nell’ambito di quanto previsto dal protocollo sopra citato, un’attività di monitoraggio ed indirizzo delle Asl, affinché venga garantito alle persone con mino razioni visive, con il coinvolgimento dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, interventi per migliorare le capacità di orientamento e mobilità, all’interno di una concezione della riabilitazione finalizzata al recupero dell’autonomia e integrazione sociale delle stesse, con un approccio globale incentrato sulla persona nella sua totalità.

Stefano Caliandro