Non sappiamo cosa accadrà. Sull’impatto delle varianti purtroppo sappiamo già che è tale da accelerare la diffusione del contagio e a costringere a rinnovate chiusure. Ancora non sappiamo se costringeranno a preparare altre risposte oltre ai vaccini in essere. Certamente la campagna vaccinale va incrementata enormemente fino a raggiungere tutti i settori della popolazione per evitare nuove “creazioni” virali più resistenti. Gli studi cominciano ad arrivare, i primi non sono totalmente negativi ma la preoccupazione è molto forte. Tutti i mondi della cultura sono fra quelli che più soffrono da un anno delle conseguenze della pandemia. Guai a pensare che si tratti di un problema marginale di fronte all’ecatombe delle vittime e alla crisi economica che travaglia molti settori. Non solo perché gli eventi culturali sono parte integrante ed ineliminabile della qualità della vita ma anche perché “muovono” centinaia di migliaia di persone, sono lavoro e creano lavoro. Il Ministro Franceschini ha ottenuto la possibilità di riaprire i teatri e i cinema dal 27 marzo, Giornata mondiale del teatro, e l’accesso ai musei su prenotazione anche nel weekend, dove la presenza della pandemia è minore (zone gialle). Speriamo che questo avvenga in molte realtà del nostro paese che in questi giorni subisce l’attacco di forme virali più diffusive. La musica del più importante Teatro di Bologna prova ancora una volta a reagire, a non fermarsi. La stagione sinfonica del Teatro Comunale di Bologna riparte il 7 marzo con un cartellone di sei appuntamenti, tutti alla domenica alle 17.30 sul canale YouTube della Fondazione. I concerti, proposti nell’ambito dell’iniziativa ‘Aperti, nonostante tutto’ lanciata dall’Anfols, Associazione nazionale delle fondazioni lirico-sinfoniche, sono gratuiti. Il primo concerto sarà diretto dal grandissimo direttore Daniel Oren, che torna a Bologna dopo molti anni. Dirigerà l’esecuzione della “Patetica” di Ciajkovskij preceduta dall’altrettanto famoso Concerto per violoncello e orchestra op. 104 di Antonín Dvořák. Solista il maestro Enrico Dindo. La musica di Mozart sarà protagonista in quattro concerti. Direttori di rango internazionale sempre, e il 4 aprile un concerto pasquale con musiche sacre di Vivaldi e Mozart. Si chiude l’11 aprile ancora con il compositore salisburghese del quale Stefano Conticello dirigerà il Concerto per pianoforte e orchestra K 503 (solista Maurizio Baglini), l’Ouverture dal Flauto magico e la Sinfonia n. 35 in re maggiore Haffner.

Cercherò di non perdere neanche un’occasione. Se fossi in voi farei altrettanto e, magari diffonderei la notizia.