L’Emilia-Romagna ha buone carte da giocare per resistere alla crisi causata dal Covid. La migliore carta è crescere ancora in qualità. La competizione fra territori sarà ancora più forte. Bisogna prepararsi.
La Regione vuole creare le condizioni perché arrivino qui talenti stranieri e “cervelli in fuga’ italiani e della stessa Emilia-Romagna.
Persone che possano far crescere le aziende e migliorare i prodotti e quindi aiutare la difesa del lavoro e dell’occupazione.
Non tutte le competenze oggi si possono trovare vicino. Molte sono già andate via.
Per questo parte ‘it-ER Careers’, un progetto promosso dalla Regione e gestito da Art-ER per farescegliere le nostre imprese da più persone di alta professionalità.
Il progetto faciliterà la ricerca di una casa, e di strumenti digitali adeguati, per indurre persone molto qualificate a scegliere l’Emilia-Romagna.
E’ una sperimentazione ma vuole mettere radici non solo per attrarre talenti da tutto il mondo ma anche frenare l’emigrazione all’estero in cerca di una occupazione all’altezza della formazione e della professionalità acquisita.
Il primo profilo su cui interverrà il progetto è quello di sviluppatore di software a livello internazionale.
La richiesta delle imprese è emersa dal tavolo regionale di confronto.
Si prevedono una serie di azioni, tra cui una campagna internazionale di reclutamento che vedrà la collaborazione di imprese, startup e soggetti accreditati ai servizi per il lavoro realizzata in collaborazione con Future Place Leadership, una società di consulenza svedese specializzata in strategie e servizi per attrarre talenti internazionali.
Le imprese che cercano sviluppatori ”super” e chi organizza servizi per il lavoro possono presentare richiesta di entrare nel progetto fino alle ore 13 del prossimo 1 aprile.
Nello stesso tempo le persone interessate saranno aiutate a presentare alle imprese la loro candidatura e la possibilità di trasferirsi concretamente in Emilia-Romagna.