L’Emilia-Romagna è stata la Regione che ha approvato la prima legge in Italia per i caregiver familiari, ora arrivano nuovi fondi.

Stefano Bonaccini, per tutto questo mandato, si è impegnato molto perché la Regione aiutasse chi assiste le persone non autosufficienti. Leggo una sua dichiarazione molto chiara: “Nel 2014 siamo stati la prima regione in Italia ad approvare una legge sui caregiver, nelle scorse settimane abbiamo stanziato sette milioni di euro per il supporto verso chi assiste nei bisogni di sollievo e cura, in tutto il territorio regionale”.
Si stima che in Emilia-Romagna le persone che si prendono cura dei propri cari che non possono più vivere autonomamente, siano 250.000, il 5% della popolazione .
E’ un numero grande. Le loro difficoltà devono essere “prese in carico” da tutta la comunità regionale.
Le nuove risorse permetteranno “azioni e interventi in tema di informazione, formazione, carichi di lavoro, salute e riconoscimento delle funzioni svolte”.
Dei sette milioni stanziati dalla Regione, la più grande parte viene suddivisa fra le diverse ASL sulla base, non solo dei residenti nelle età più attive, ma del numero delle persone che hanno più di 75 anni e dei casi di grave disabilita’. In particolare, si prevedono per l’Ausl di Bologna 1.323.648 e per l’Ausl di Imola 200.417 euro.
C’è poi una novità importante. Per i giovani caregiver che si prendono cura di un familiare, dedicandogli tempo ed energie, sono previsti accordi con le istituzioni scolastiche e universitarie per garantire loro un supporto, didattico, negli orari ecc ecc nello svolgimento del percorso di studio.
Resta da dire che l’Emilia-Romagna non governa da sola, non fa cadere dall’alto i propri investimenti. Al contrario rende protagonisti cittadini ed associazioni. Anche su questo tema il ”punto” è stato confrontato con tutti i reali protagonisti come ha dimostrato il convegno che si è svolto ieri nell’aula magna della Regione con l’ Associazione dei caregiver familiari.