«Nel giorno in cui l’Istat pubblica dati che certificano una brusca frenata della produzione industriale in Italia a novembre (-2,6%) e che seguono quelli negativi sull’economia italiana del terzo trimestre 2018 e le previsioni sul Pil continuamente riviste al ribasso, il leader dei Cinque Stelle, vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio, parla di un prossimo “boom economico come quello degli anni Sessanta”. Definire la situazione surreale è fin troppo facile. Qui siamo ben oltre il surreale, o si tratta di dissociazione totale dalla realtà oppure siamo di fronte ad un estremo tentativo di distrarre l’attenzione da una realtà sempre più difficile con dichiarazioni fantascientifiche.

Con una situazione nazionale già abbastanza deprimente poteva forse astenersi la Capogruppo del M5S in Emilia Romagna, la sempre combattiva Silvia Piccinini da questo festival della fantascienza in chiave pentastellata? E certo che no, se il leader Di Maio bussa, qui bisogna sempre fare almeno il doppio!! E a cosa pensa di attaccarsi la collega Piccinini per criticare i dati economici di una Regione che sta surclassando il resto della nazione su ogni indicatore? La sempre ottima Capogruppo pro tempore del M5S pensa bene di attaccarsi quindi ai dati IRES diffusi ieri per dire che il “Patto per il Lavoro” (ricetta tutta emiliana per contrastare la crisi che ci ha attanagliato in questi anni) produce solamente lavoro precario e di bassa qualità. Senza voler perdere tempo in sterili polemiche, cito quale risposta i semplici dati che abbiamo fatto registrare in questi anni: nel 2018 la nostra Regione ha fatto segnare un incremento del Pil pari al 4%, il miglior risultato a livello nazionale per il quarto anno consecutivo. Il tasso di disoccupazione è del 5,9, tre anni fa era al 9%. Nei primi nove mesi del 2018 la produzione industriale è cresciuta del 2,2% e l’export del 5,2%. Se non avessi letto sulla stampa e sulle agenzie le dichiarazioni di Di Maio e Piccinini penserei di stare su “Scherzi a parte”. Con la situazione che ognuno di noi ha davanti agli occhi come si fa a lodare le misure del governo e stigmatizzare il patto per il lavoro della Regione?

Ho l’impressione che il movimento 5 Stelle abbia completamente perso contatto con la realtà, dato che vorrebbe un’Emilia-Romagna più simile all’Italia. Noi, al contrario, vorremmo un’Italia più simile all’Emilia-Romagna. Anzi, non vediamo l’ora che il Presidente Conte e i suoi vice Salvini e Di Maio inizino a seguire concretamente il nostro esempio, perché avremmo bisogno di un Governo nazionale forte ed autorevole che possa supportare ulteriormente la nostra azione. Nella certezza che Silvia Piccinini vorrà farsi portavoce presso il visionario Ministro di Maio del nostro invito ad adeguarsi quanto prima alle politiche della Regione Emilia Romagna, mi permetto di consigliare con estrema urgenza un primissimo intervento sulle ex Bredamenarini: la Regione ha stanziato già 1,5 milioni di euro per il salvataggio dei posti di lavoro ed avremmo tanto bisogno dell’intervento del Super Ministro Di Maio con i suoi potenti mezzi e con la sua tanto invidiata “visione di lungo periodo”, ma finora nessuno si è fatto vedere…».