Investimenti

La capacità della nostra sanità, di prendersi cura di ciascuno noi è pari alla forza con la quale, noi per primi, crediamo in questo sistema, investendo nella sua efficienza e nella sua qualità.

Investire realmente nella sanità pubblica significa iniziare, prima di tutto, ad investire nel suo personale: in questi anni ho potuto conoscere ed apprezzare un mondo composto da straordinari professionisti, dirigenti sanitari, medici, infermieri ed operatori che quotidianamente, attraverso il proprio lavoro, hanno creato, insieme a noi, questa eccellenza: una sanità pubblica e universalistica che si prende cura di tutti, senza alcuna distinzione, offrendo una pluralità di servizi di altissimo livello che agiscono a 360 ° sulla salute dell’individuo, a partire dalla prevenzione. Per questi motivi abbiamo messo in campo un piano assunzionale di portata eccezionale, che ha riguardato circa 10.000 persone fra medici, infermieri ed operatori.

Contemporaneamente abbiamo fatto un piano straordinario per l’edilizia sanitaria stanziando la cifra di 300 milioni di euro per la costruzione di nuovi ospedali, la ristrutturazione di varie strutture da mettere in sicurezza o da dotare delle più moderne tecnologie e di tutti i comfort, nuovi reparti ospedalieri, Case della salute e hospice per le cure palliative.

Sono consapevole, tuttavia, che questi investimenti non siano sufficienti: occorre riprendere il filo complessivo degli investimenti pubblici, per ragionare rispetto alla capacità delle nostre strutture sanitarie pubbliche di rispondere alle esigenze diagnostiche dei cittadini attraverso le più moderne attrezzature offerte dal mercato: il nostro sistema pubblico deve tornare ad essere all’avanguardia rispetto all’offerta complessiva presente nel nostro territorio.