Lavoro e sicurezza per tornare avanti

L’Emilia-Romagna non considera la “ripartenza” delle attività come un fatto burocratico. Non basta seguire un decreto, bisogna garantire, nel concreto di tutte le situazioni di lavoro, la sicurezza e nello stesso tempo il “quadro” di risorse e di attività che possa fare da volano all’economia, quasi fermata dal Coronavirus.

La Giunta regionale ha predisposto un vasto piano di investimenti, 14 miliardi di euro da impiegare da oggi al 2022.
Fondi pubblici ai quali però si aggiungeranno gli investimenti di quei privati che credono negli obiettivi che la Regione ha indicato concertando con tutte le forze produttive e sociali.
Sono settori strategici da sostenere con bopere pubbliche: sanità e scuola, mobilità e infrastrutture, ambiente e difesa del territorio.
Vi sono destinati quasi 6 miliardi da impiegare immediatamente e comunque non oltre il 2020.

Guardiamo all’ambiente e al territorio: sono oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro le risorse destinate, di cui circa 350 milioni per apertura di cantieri contro il dissesto idrogeologico e la difesa del suolo, 571 milioni per il sistema delle bonifiche in agricoltura, le strutture irrigue e gli interventi per sostenere le aziende agricole nell’emergenza Covid.
Vi si aggiungono 134 milioni per migliorare l’efficienza energetica, per le piste ciclabili, per sistemi di mobilità intelligente collegati al trasporto pubblico locale.
120 milioni vanno ad opere per la rigenerazione urbana, contro il consumo di suolo e il sostegno della qualità della vita nelle cosiddette aree interne, meno interessate dai normali percorsi dello sviluppo..

Per le infrastrutture, la mobilità delle persone e delle merci ci sono 6,4 miliardi di euro: sono previsti per opere in tutti i territori, indispensabili per snellire e diminuire i volumi di traffico, con un conseguente abbattimento dello smog, e 544 milioni per il trasporto ferroviario e quello pubblico locale (troviamo qui gli interventi per la sicurezza dei treni e delle linee, il proseguimento del rinnovo del parco mezzi, convogli e bus).

L’Emilia-Romagna ha vissuto nel 2013 un evento sismico rilevante. Con oltre 2 miliardi e 200 milioni di euro di investimenti la Regione conta inoltre di mettere la parola fine alla ricostruzione con interventi in più di mille cantieri aperti per un valore complessivo di 950 milioni di euro.