L’Europa dice sì. 8 milione e 300mila euro a progetti anti-Covid 19

Siamo ai vertici da anni per il corretto e totale impiego dei Fondi europei. Ora la nostra Regione ottiene di poterne riutilizzare una parte per finanziare progetti e prodotti tecnici contro la diffusione del nuovo Coronavirus.
A Bruxelles secondo la Commissione europea ha approvato le richieste di Emilia-Romagna e Toscana per reindirizzare fondi strutturali a noi già assegnati su altri e diversi progetti, quelli che intervengono sulle priorità emerse nella crisi del coronavirus.
Le due Regioni italiane sono fra le prime in Europa ad aver ottenuto questa autorizzazione.
Si tratta di una nuova flessibilità che la Ue ricava dal proprio programma contro il coronavirus (Crii) ma che, è evidente, va a preniare Regioni affidabili per il passato e per il presente.
L’Emilia-Romagna ha già deciso dove investire i fondi: 8,3 milioni di euro andranno a progetti che si chiede a industrie e centri di ricerca di presentare rapidamente per sviluppare soluzioni e servizi innovativi nelle fasi di riapertura che sono in corso dopo la fine del lockdown. Fra i settori da incentivare sono  la messa in sicurezza sanitaria dei processi produttivi e dei lavoratori, per la quale la Regione ha fatto un investimento notevole e che diventerà a sua volta una nuova filiera industriale. Nasceranno nuove produzioni dunque e nuovo sviluppo,  proprio cercando la sicurezza per una alleanza fra programmi di governo regionale, scienza, tecnica e impresa.
Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, hanno messo in rilievo questo riconoscimento europeo che accresce “la certezza di essere su una strada giusta e virtuosa per uscire definitivamente, con ulteriori mezzi, dall’emergenza che ha condizionato le nostre vite in questi mesi”.