Interrogazione a risposta scritta

Premesso che

Lo stabilimento della ditta ILPA (divisione ILIP), sito nel Comune di Valsamoggia dal 1972, si occupa da oltre 50 anni di realizzare imballaggi di alta qualità in plastica rigida termoformata per alimenti ed è leader in Europa nel settore.

Si tratta di una realtà produttiva fondamentale per il territorio, che nell’ultimo decennio ha subito una rilevante espansione, passando da 250 a 480 dipendenti, che richiede un ampliamento ed una revisione funzionale degli spazi, non più idonei all’attività.

Evidenziato che

In data 11 dicembre 2010 è stato sottoscritto l’Accordo ai sensi dell’art.18 della L.R. 20/2000 tra il Comune di Bazzano e la Società ILPA S.r.l., che ha ad oggetto l’ampliamento degli stabilimenti e la sistemazione dell’area.

Successivamente, a seguito della presentazione, in data 26/09/2013, di una domanda per ampliamento e riqualificazione dello stabilimento, implicante variazione allo strumento urbanistico vigente, il Comune ha convocato la Conferenza dei Servizi come previsto dalla procedura semplificata di cui all’art. 14 della l.r. 20/00, sottolineando il rilevante interesse pubblico dell’insediamento.

A conclusione del suddetto procedimento, che ha visto il coinvolgimento di tutte le parti interessate e la risposta alle controdeduzioni pervenute, l’Amministrazione comunale, in data 16 settembre 2015, ha deliberato l’approvazione della richiesta variante urbanistica.

Rilevato che

A seguito della deliberazione che eliminava il vincolo tipologico ad una struttura denominata “Mulino di Mezzo”, non ritenendo che permanessero i presupposti per considerare tale edificio come di pregio storico-testimoniale, visto che la demolizione e ricostruzione postbellica ne avrebbe compromesso le caratteristiche, hanno presentato ricorso al TAR alcuni cittadini singoli ed associati, chiedendo la sospensiva della deliberazione a tutela del Mulino.

Il TAR ha respinto il ricorso con Ordinanza del 17/02/2016, non ravvisando “profili di pregiudizio grave e irreparabile” tali da giustificare la misura richiesta.

Evidenziato che

Successivamente, in data 18/02/2016, il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo ha avviato il procedimento per la dichiarazione di interesse culturale della struttura ai sensi degli artt. 10, c.3 e 13 del D.Lgs 42 del 2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, con ciò sottoponendo fin da subito la realizzazione di qualsiasi opera o intervento al parere preventivo della Soprintendenza e, di fatto, rendendo impossibile la demolizione della struttura e dunque l’ampliamento dello stabilimento ILPA.

Va precisato che, su tale Manufatto, durante i lavori della Conferenza dei Servizi, la Soprintendenza alle Belle arti e paesaggio di Bologna- pur non essendo mai intervenuta personalmente alle sedute- si era espressa con parere scritto ribadendo la semplice opportunità, e non la necessità, che la realizzazione di nuove volumetrie per i previsti nuovi stabilimenti produttivi compenetri la conservazione di elementi peculiari attinenti alle presistenze storiche.

Si interroga la Giunta

  • Per sapere quali iniziative ritenga di potere e dovere intraprendere per svelenire e portare su un piano di razionalità il buon esito della vicenda.

Stefano Caliandro