Cos’è Il “Fondo nuove competenze”? A fondo perduto finanzia le imprese pubbliche e private che, avendo dovuto ridurre le ore di lavoro a causa della pandemia, danno ai loro dipendenti la possibilità di recuperarle con ore di formazione. E’ stato creato dal governo Conte, d’intesa con la Conferenza delle Regioni e gestito dall’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro ANPAL, con oltre 730 milioni di euro a livello nazionale.
In Emilia-Romagna ha funzionato alla grande. 155.000 le ore di formazione, con 2.390 lavoratori interessati, 32 le imprese dell’Emilia-Romagna coinvolte, con accordi sottoscritti dai sindacati.
Sono le aziende che la Regione ha fatto accedere al ‘Fondo’.
Un esempio di politica attiva del lavoro, con la quale i lavoratori acquisiscono nuove competenze che li rendono più utili e più forti nei processi produttivi.
L’Emilia-Romagna si è impegnata seriamente per utilizzare il “Fondo”, considerandolo uno strumento utile per accompagnare i lavoratori nei cambiamenti che spesso si risolvono in riduzione o difficoltà di impiego. La risposta delle imprese emiliano-romagnole è molto buona. La Regione per questo motivo chiede un rifinanziamento. Sono soldi ben spesi, investire nelle conoscenze fa crescere l’economia, le da futuro.
Bisogna insistere, dunque, su tutti i terreni e con tutti gli strumenti che possono contribuire a governare il cambiamento tecnologico.
Il “Fondo” potrebbe essere incrementato con risorse derivanti dai programmi operativi del “Fondo sociale europeo”, dal “Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori” e dai “Fondi paritetici interprofessionali”, in sostanza da cespiti che hanno per missione, sul piano globale o nel dettaglio di singoli casi, di sostenere i necessari cambiamenti produttivi salvaguardando il lavoro ed i lavoratori.