RISOLUZIONE

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la Regione Emilia-Romagna, attraverso il Piano di Azione Ambientale approvato dall’Assemblea legislativa nel luglio 2011 con atto n. 46, promuove un insieme di azioni volte a sostenere la diffusione di metodologie a minor impatto ambientale nei processi organizzativi e produttivi delle imprese;

tali azioni sono previste dalla legge regionale n. 3 del 1999 (Riforma del sistema regionale e locale), che stabilisce la possibilità per la Regione di concedere “contributi a soggetti privati, in conto capitale o attualizzati in conto interesse, per opere e impianti collegati alla realizzazione del programma”.

Sottolineato che

la Giunta regionale, con delibera n. 1147 del 3 agosto 2015, ha approvato il bando per la concessione di ecoincentivi alle imprese per la rimozione e lo smaltimento dei manufatti in matrice cementizio e/o resinosa;

il bando citato costituisce attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 1216 del 2014 “Piano di Azione Ambientale ex D.A.L. n. 46 del 2011: “Presa d’atto del monitoraggio e linee di indirizzo per i progetti regionali 2014/2015”; fra gli indirizzi fissati figura, con riferimento all’Obiettivo 6 “Qualificazione ambientale del sistema produttivo regionale”, l’azione “Incentivi alle imprese per la rimozione dei manufatti contenenti cemento-amianto”.

Evidenziato che

attraverso tale bando la Regione intende sostenere la qualificazione ambientale del sistema produttivo regionale attraverso incentivi per la qualificazione ambientale dei luoghi di lavoro, promuovendo la rimozione e lo smaltimento del cemento-amianto ove presente;

le domande di contributo possono essere presentate dalle micro, piccole, medie e grandi imprese, ai sensi del vigente Regolamento Generale di Esenzione (UE) n. 651/2014;

la procedura valutativa utilizzata è quella definita “a sportello” e quindi la graduatoria delle prenotazioni on-line pervenute sarà formulata seguendo l’ordine cronologico di ricezione.

Rilevato che

i progetti presentati dovranno avere un costo complessivo ammissibile non inferiore a € 50.000 quale limite minimo valido su cui applicare le percentuali di contribuzione previste;

il contributo massimo ammissibile per una PMI è del 50% e per le grandi imprese del 35%, con limite in termini assoluti di contributo ammissibile pari ad € 200.000.

Ritenuto che

è interesse della Regione Emilia-Romagna ampliare il più possibile le opportunità e le occasioni di incentivazione di interventi volontari di rimozione e smaltimento manufatti contenenti cemento-amianto da parte di aziende, con particolare riferimento alle situazioni di micro-piccole imprese attraverso vari strumenti, a partire dalla diminuzione del costo minimo di intervento, quale strumento fondamentale per l’accesso al contributo.

Tutto ciò premesso e considerato

impegna la Giunta

in sede di redazione dei prossimi bandi in materia:

–     ad abbassare il costo minimo ammissibile, oppure predisporre strumenti di finanziamento dedicati alle microimprese, al fine di garantirne l’effettivo accesso delle medesime agli incentivi;

–     a valutare strumenti di preferenza che favoriscano la rimozione di amianto nelle aree urbane;

–     a valutare strumenti in grado di premiare i progetti che producono effetti moltiplicativi, quali, ad esempio, gli interventi che comprendono in contemporanea l’installazione di impianti fotovoltaici e/o installazione di impianti solare-termico.

A firma dei Consiglieri: Paruolo, Ravaioli, Zoffoli, Montalti, Bagnari, Sabattini, Mumolo, Prodi, Zappaterra, Serri, Torri, Taruffi, Cardinali, Caliandro, Marchetti Francesca, Calvano, Boschini, Rontini, Molinari, Soncini, Poli, Iotti, Mori, Tarasconi, Lori, Campedelli

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 13 settembre 2016