All’apertura del nuovo anno accademico, in regione, si presentano tutti gli atenei.
La modalità mista, con lezioni in presenza e da remoto è la carta giocata per ripartire senza ritardi, in condizioni di sicurezza per studenti, docenti, e personale.
Le attività in presenza sono svolte nel rispetto del distanziamento e delle norme sanitarie.
Quelle a distanza vedranno un aggiornamento della strumentazione tecnologica.
Anche le sale studio e le biblioteche sono state quasi tutte riaperte adottando le misure di sicurezza secondo la diversa configurazione degli spazi.
Per quanto riguarda le mense entro lunedì 5 ottobre si concluderà la riapertura dei servizi di Er.Go, con il rispetto delle norme per la sanificazione e l’ aerazione dei locali.
Incrementata la possibilità di asporto e la prenotazione dei pasti tramite App.
Per quanto riguarda i servizi abitativi di Er.Go, le nuove assegnazioni sono partite dall’1 di ottobre ed è possibile optare per l’assegnazione solo per il secondo semestre, se vi è disponibilità di posti.
La ripresa di didattica e servizi non è un fatto scontato.
L’emergenza sanitaria non è finita. Frequentare una Università è per i giovani una prova di vita. Oggi si discute molto dei comportamenti giovanili. Qui li vedremo alla prova. Senza una responsabilità collettiva le attività non si manterranno. Ho fiducia che dover frequentare, uscendo da un limbo di incertezza, aiuterà ad orientarsi verso modi di vivere e di essere comunità adeguati a quanto stiamo affrontando. Non solo gli studenti.